A Conclusione

E’ giusto scalfire lo strato generale dei progetti e addentrarsi un po’ più a fondo,sotto la crosta, per capire realmente quanto lavoro c’ è dietro il vissuto “quotidiano” delle persone che permettono ai ragazzi più fragili, di avere una vita più dignitosa possibile assicurandogli al meglio la “normalità” giornaliera. Nell’ articolo precedente son state nominate le strutture che hanno collaborato col dipartimento di Cultura e Benessere Sociale del Comune di Gaeta al progetto A.S.I.A (assistenza,solidarietà, integrazione,autonomia), che sono le seguenti:

Scuola dell’ Infanzia e Primaria “Sebastiano Conca” ,Scuola Virgilio,Fondazione Don Cosimino Fronzuto Onlus e Centro Diurno Socio-Educativo per disabili gravi CSE.

La scuola Sebastiano Conca (che deve il nome al famoso pittore Gaetano soprannominato “Il Cavaliere”) è l’ Istituto in cui 2 dei volontari di Servizio Civile Universale sono stati assegnati.

Nel ramo della Scuola dell’ infanzia son stati seguiti 2 ragazzi in una classe numerosa e composta da differenti fasce d’ età . Fin da subito è saltato all’ occhio la capacità di alcune insegnanti nel cooperare e organizzare la vita scolastica mediante il metodo Montessori, che ha permesso a tutti gli alunni di esprimere il proprio potenziale. “Aiutami a fare da solo” è la base di questa educazione che permette una crescita tramite la codifica del “gioco” non imponendo dei limiti frustranti per il bambino. Metodo che abbraccia perfettamente anche i ragazzi più fragili. Il tutto nell ’ atmosfera briosa e fantasiosa del percorso pedagogico Gianni Rodari dove i bambini si sono appassionati a parti del programma come “Alice Cascherina”, “l’Omino della pioggia” e molti altri presenti nella raccolta “Favole al Telefono” e “Favole a Rovescio”. Le maestre hanno creato un ambiente sereno e di fiducia nonostante la situazione pandemica in atto ,dove i bambini hanno iniziato ad assorbire le basi della “responsabilità” anche verso l’ambiente, con giornate apposite e documentari sulle api , sul riciclo e sulla flora diventando “giardinieri” e annaffiando ogni giorno il bulbo piantato.

l’importanza riuscire ad acquisire la manualità tramite traguardi precedentemente scelti, genera felicità ed autostima nel bambino

L’attività di assistenza scolastica è stata svolta anche presso la Scuola Primaria “Virgilio” attraverso il contributo di 3 volontari di servizio civile.

Ogni volontario è stato assegnato ad uno o più bambini i quali, nel corso del personale percorso scolastico, erano già affiancati da validi insegnanti di sostegno e assistenti specialistici. Inizialmente è stato fondamentale poter osservare le modalità con le quali tali professionisti si approcciavano ai bambini. Nel processo di insegnamento sono state valorizzate le caratteristiche individuali di ognuno di loro e nonostante il bambino avesse un P.E.I.(Piano Educativo Individualizzato) da seguire, si è cercato di coinvolgerlo in ogni attività proposta all’intera classe. Tutto ciò è stato indispensabile per favorire le capacità relazionali e comunicative del bambino(nonostante le difficoltà e le restrizioni dovute al Covid-19) e per instaurare un clima basato sulla collaborazione e l’accettazione dell’altro. La didattica è stata supportata attraverso l’utilizzo di strumenti, come ad esempio dei diari giornalieri utili per scandire le attività della giornata da portare a termine; strumenti compensativi per facilitare le operazioni matematiche; supporti informatici (tablet e Pc) per permettere al bambino di apprendere anche attraverso il gioco. Ogni giorno è stato portato avanti un lavoro di incremento dell’autonomia della persona, soffermandosi soprattutto sulle risorse che il bambino poteva mettere in gioco. É stato interessante osservare come il bambino ricavava soddisfazione nell’essere riuscito a raggiungere un nuovo piccolo traguardo nel percorso di crescita personale.

Alle prese con un progetto scolastico e un altro traguardo superato

Le 2 volontarie rimaste stabili nella Fondazione Don Cosimino Fronzuto ONLUS, diventano parte integrante delle attività e della vita dei ragazzi che insieme a loro, ne traggono giovamento e raccontano il loro percorso in modo esaustivo ed efficace :

” La Fondazione Don Cosimino Fronzuto Onlus, è stata, per noi, un universo parallelo, che ci ha permesso di capire quanto, attraverso il contatto quotidiano, possano essere potenziate le abilità della disabilità :occorre, perché accada, una rete giusta a supporto delle persone”

anche dalle più piccole esperienze nascono grandi capacità

Al Centro diurno socio-educativo Astrolabio per disabili gravi il Volontario Telmi Daniele ci racconta la sua intima esperienza a contatto con la struttura e le persone che la vivono :

La mia esperienza alla Cooperativa Astrolabio qui a Gaeta è stata molto bella. In quest’ anno sono stato a contatto con la disabilità e per me è stata una bella esperienza. Ho aiutato molto i ragazzi e ho fatto tanta amicizia. Anche gli educatori e la responsabile sono strati molto gentili con me e per questo li ringrazio. Aver fatto questo lavoro mi ha fatto crescere molto anche professionalmente. Ringrazio a Serena e tutto il Comune di Gaeta per avermi fatto fare questa bella esperienza.

Daniele Telmi
Uno scatto che racchiude i pilastri portanti del Centro Diurno

Progetto A.S.I.A. punto Rete (Assistenza, Solidarietà, Integrazione, Autonomia)

RICAPITOLANDO

Nel corso dell’anno 2020-2021 i ragazzi del servizio civile appartenenti al progetto A.S.I.A. Punto Rete( Assistenza, Solidarietà, Integrazione, Autonomia) del Comune di Gaeta, hanno portato avanti con dedizione ed impegno le attività previste nel piano.

Nonostante la situazione pandemica in atto dovuta al Covid-19 e le conseguenti misure restrittive, i volontari hanno fornito il loro supporto nei seguenti contesti:

-Assistenza Scolastica presso i plessi “Scuola Virgilio” e “Scuola Sebastiano Conca”;

-Assistenza presso il “Centro Diurno Astrolabio”;

– Assistenza presso la “Fondazione Don Cosimino Fronzuto Onlus”;

-Assistenza presso gli Uffici dei Servizi Sociali del Comune di Gaeta;

Come in ogni “relazione” (nel contesto trattato è denominata d’aiuto) si ha un reciproco scambio di informazioni e emozioni. I volontari hanno avuto modo di accompagnare i ragazzi nel loro percorso imparando la differenza fra “sostenere” e “sostituire” ed “empatizzare” senza mai però perder di vista il proprio ruolo che avvolte richiede fermezza e pazienza. Si è instaurato un rapporto di fiducia e rispetto verso i bisogni della persona, che è immersa in un contesto sociale, base fondante dell’evoluzione degli individui, dove si deve innescare un meccanismo di ricerca, per la soluzione di problemi (quotidiani e non) in modo che il ragazzo superi le sue difficoltà. Esse vengono selezionate in base al grado sfida,non generando frustrazione ma innalzando il livello di stima verso se stessi e di autonomia.

In molti casi la didattica affrontata nella parte teorica del progetto si è dimostrata essenziale allo svolgimento di queste attività :

– C.A.A. comunicazione aumentativa alternativa;

Schemi fissi come il diario giornaliero;

– Il gioco come sviluppo di strategie, problem solving, psicomotricità ;

-Strumenti supportivi per il riconoscimento e condivisione di emozioni ;

-Laboratori creativi-espressivi (come musico terapia) ;

Grazie a questa esperienza ogni volontario ha incrementato le proprie capacità relazionali e comunicative ed ha messo in campo le proprie risorse personali, dando un impronta unica al contributo. Grazie alla soggettività di ogni ragazzo seguito, il volontario ha avuto l’ opportunità e l’onore di comprendere ed entrare a far parte di spezzoni di quotidianità, bella o difficile che sia, mettendo da parte giudizi e preconcetti spesso difficili da scardinare. Il tutto è avvenuto in un clima sereno e collaborativo dove i primi a beneficiarne sono stati i ragazzi.

Un ulteriore aiuto verso il prossimo è stato fornito per la distribuzione di un sussidio solidale “buoni Covid” “Buoni spesa” per andare in contro alle esigenze dei cittadini che stringono i denti in questo periodo di crisi. Anche in questa occasione il confronto con l’altro ha permesso al volontario di empatizzare maggiormente con le difficoltà che ogni persona affronta nel cammino della vita.

I Ragazzi del Servizio Civile del Comune di Gaeta (anno 2020-2021) vogliono dire GRAZIE

a tutte quelle persone che gli hanno permesso di esser comparse in quella che è la LORO STORIA.

Tutto questo, inoltre , non sarebbe stato possibile senza il Comune di Gaeta , dipartimento di Benessere e Cultura Sociale dove in particolar modo Serena Taglialatela ha ricoperto il ruolo di guida per il progetto A.S.I.A. punto Rete.

Di seguito alcune foto scattate durante i Progetti :

ASILO DEL SEBASTIANO CONCA :

riconoscere le lettere dell’alfabeto col tatto (metodo montessori)
usare l’esperienza come apprendimento

SCUOLA PRIMARIA VIRGILIO :

ragazzi a lavoro
il ricettario sulla Tiella Gaetana

FONDAZIONE DON COSIMINO FRONZUTO ONLUS:

Un tuffo a mare
Musicoterapia

CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO COOPERATIVA ASTROLABIO :

Alcuni lavori realizzati dai ragazzi del centro